Prime stime da Nasa e Ingv, centro Asi a Matera lavora alle misure
ROMA - Il terremoto di magnitudo 8,8 che due giorni fa ha scosso il Cile e' stato meno intenso di quello di magnitudo 9,1 che nel 2004 ha colpito Sumatra, ma potrebbe aver provocato uno spostamento dell'asse terrestre maggiore. Se il terremoto di Sumatra aveva provocato uno spostamento di circa 6 centimetri, le prime stime sul terremoto del Cile indicano uno spostamento che varia dagli 8 centimetri ipotizzati dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa ai 12 che emergono dai modelli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Di conseguenza le giornate sono diventate piu' corte, anche se in modo imperccettibile. L'inclinazione dell'asse terrestre e' infatti, insieme alla rotazione terrestre, il fattore che determina la durata del giorno solare.
.
Quelli generati dal terremoto cileno cosi' come dal terremoto di Sumatra sono cambiamenti minimi e impossibili da percepire. Ad esempio, secondo il Jpl dopo il terremoto in Cile le giornate saranno piu' corte di 1,26 milionesimi di secondo.
Dopo il terremoto di Sumatra si erano accorciate di 6,8 milionesimi di secondo. ''Ci si aspetta di misurare effettivamente un movimento di qualche centimetro nell'inclinazione dell'asse terrestre, ma gli effetti sono comunque molto piccoli, con variazioni della durata del giorno di milionesimi di secondo'', ha detto Giuseppe Bianco, direttore del Centro di Geodesia Spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) a Matera. E' qui che si sta lavorando in queste ore per raccogliere i dati dalle reti mondiali di geodesia per avere la misura reale dello spostamento. I sismologi, ha osservato il presidente dell'Ingv, Enzo Boschi, hanno calcolato che il terremoto in Cile ha spostato una massa lunga circa 500 chilometri, larga 200 e dallo spessore di 10 chilometri.
Lo spostamento di una massa di materia cosi' grande ha variato l'equilibrio del pianeta e ha imposto un cambiamento, seppur minimo, nell'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita. Se l'inclinazione dell'asse varia, questo cambiamento si ripercuote sulla rotazione della Terra. Di conseguenza il terremoto ha avuto un effetto su tutti e due i fattori dai quali dipende la durata del giorno.
Dopo il terremoto di Sumatra si erano accorciate di 6,8 milionesimi di secondo. ''Ci si aspetta di misurare effettivamente un movimento di qualche centimetro nell'inclinazione dell'asse terrestre, ma gli effetti sono comunque molto piccoli, con variazioni della durata del giorno di milionesimi di secondo'', ha detto Giuseppe Bianco, direttore del Centro di Geodesia Spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) a Matera. E' qui che si sta lavorando in queste ore per raccogliere i dati dalle reti mondiali di geodesia per avere la misura reale dello spostamento. I sismologi, ha osservato il presidente dell'Ingv, Enzo Boschi, hanno calcolato che il terremoto in Cile ha spostato una massa lunga circa 500 chilometri, larga 200 e dallo spessore di 10 chilometri.
Lo spostamento di una massa di materia cosi' grande ha variato l'equilibrio del pianeta e ha imposto un cambiamento, seppur minimo, nell'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita. Se l'inclinazione dell'asse varia, questo cambiamento si ripercuote sulla rotazione della Terra. Di conseguenza il terremoto ha avuto un effetto su tutti e due i fattori dai quali dipende la durata del giorno.
Fonte: Ansa
.
Nessun commento:
Posta un commento