Il ricercatore ed ufologo statunitense Robert Hastings ne è fortemente convinto: lo scorso anno, precisamente il 23 ottobre 2010, presso la Warren Air Force Base, nel Wyoming, i responsabili dell’arsenale nucleare presente nell’installazione militare persero il controllo di almeno 50 missili intercontinentali Minuteman III, per il presunto intervento di un oggetto volante sconosciuto. I portavoce dell’Air Force, intervistati dall’investigatore, hanno parzialmente ammesso il fatto (non potendo esimersi dal farlo), giustificando l’incidente come un errore di comunicazione dovuto ad un cavo di collegamento sotterraneo.La grave anomalia sarebbe durata, ufficialmente, quasi un’ora e rappresenta un record negativo assoluto per quanto concerne questo tipo di incidenti. Come nel passato, dove analoghi avvenimenti sono stati testimoniati da ex militari appartenenti all’Air Force (ricordiamo il caso denunciato dal Col. Robert Salas, avvenuto nel 67 presso la base aerea di Mallmstrom), anche in questo caso ci sarebbero forti sospetti di un intervento “esterno” non convenzionale. Secondo Hastings, almeno tre tecnici addetti alla manutenzione dei sito missilistico avrebbero rivelato confidenzialmente la presenza di un enorme oggetto sigariforme presente nel cielo al momento dell’incidente, avvenimento ovviamente coperto immediatamente da segreto militare.
Quest’oggetto apparso sulla verticale della base, in corrispondenza dei siti missilistici, avrebbe causato un’interruzione di corrente durata diverse ore, che avrebbe conseguentemente fatto perdere il controllo momentaneo di una parte del sistema missilistico. I tecnici, che hanno accettato di parlare con la garanzia dell’anonimato, hanno asserito di aver ricevuto pressioni dal comando della base per avere garanzie sul loro silenzio e che l’anomalia si sarebbe protratta in realtà per ben 26 ore. I testimoni oculari escludono di aver osservato un oggetto convenzionalmente conosciuto: non aveva sigle riconoscibili né oblò o cabina di pilotaggio ed aveva una forma insolitamente allungata e sottile.
Ad alimentare i sospetti sulla gravità dell’evento, anche il fatto che il centro di controllo lancio sia stato riportato on line solamente alcuni giorni dopo, cosa certamente anomala per un sito strategico importante come quello della Warren Air Force Base.
Quest’oggetto apparso sulla verticale della base, in corrispondenza dei siti missilistici, avrebbe causato un’interruzione di corrente durata diverse ore, che avrebbe conseguentemente fatto perdere il controllo momentaneo di una parte del sistema missilistico. I tecnici, che hanno accettato di parlare con la garanzia dell’anonimato, hanno asserito di aver ricevuto pressioni dal comando della base per avere garanzie sul loro silenzio e che l’anomalia si sarebbe protratta in realtà per ben 26 ore. I testimoni oculari escludono di aver osservato un oggetto convenzionalmente conosciuto: non aveva sigle riconoscibili né oblò o cabina di pilotaggio ed aveva una forma insolitamente allungata e sottile.
Ad alimentare i sospetti sulla gravità dell’evento, anche il fatto che il centro di controllo lancio sia stato riportato on line solamente alcuni giorni dopo, cosa certamente anomala per un sito strategico importante come quello della Warren Air Force Base.
Secondo il ricercatore americano non esistono motivi che indichino la malafede dei testimoni: “il problema verificatosi è molto serio e va approfondito con ogni mezzo. Ma la questione principale è che gli Stati Uniti non vogliono ancora ammettere apertamente la reale presenza degli UFO e il fatto che questi oggetti siano pilotati da entità intelligenti interessate al nostro programma nucleare. Ovviamente queste sono cose che non vanno ammesse dinanzi al grande pubblico. La storia si ripete ancora oggi, fin dal lontano 1940”.
Fonti: http://weirdnews.aol.com - http://danilo1966.splinder.com/
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