Quotidianamente, ormai da tempo, siamo abituati a leggere e apprendere notizie provenienti da ogni parte del mondo, riguardanti strani avvistamenti e fenomeni anomali misteriosi. Queste manifestazioni avvengono inaspettatamente dinanzi ai nostri occhi e creano nelle persone coinvolte sgomento ed incredulità oltre che una trasformazione radicale di tutte le certezze che hanno accompagnato fino a quel momento la loro esistenza. Una condizione, questa, che le pone in una posizione di estremo disagio rispetto al resto della comunità, soprattutto grazie all’opera massacrante di persone scettiche sempre pronte a deridere e ad esorcizzare tutto ciò che è ritenuto sconosciuto, con conseguente discredito ed emarginazione del povero malcapitato. Ma quando le testimonianze giungono da persone che nella vita sociale occupano una posizione peculiare allora questo interesse al discredito e la voglia di deridere viene meno, lasciando posto al dubbio, che si insinua anche nella più scettica delle persone.
E’ questo il caso di ex appartenente alla Royal Australian Navy, che nel 1992 mentre era a bordo del cacciatorpediniere Brisbane (ora in disarmo) ebbe insieme ai suoi commilitoni un vero e proprio avvistamento UFO. L’uomo (le cui generalità sono rimaste anonime per ovvi motivi), oggi 39enne, era in navigazione con la sua unità navale per una crociera di esercitazione nei mari australiani.
Improvvisamente un oggetto non identificato apparve di fronte all’imbarcazione e volteggiò nel cielo per almeno mezz’ora.
Secondo l’ex marinaio, l’UFO non era riconoscibile dal punto di vista convenzionale, non aveva i classici contrassegni degli aeromobili terrestri ed emanava una luce molto forte. Ma mentre alcuni marinai, tra cui lui, assistettero visualmente all’incredibile scena i radar dell’unità militare non registrarono alcuna anomalia, nulla. Una circostanza, questa, che rientra tra le ormai note caratteristiche che caratterizzano le osservazioni UFO.
Successivamente, l’oggetto si è spostato in direzione sud ovest rispetto alla nave per poi improvvisamente accelerare e scomparire. Lo sgomento tra i componenti dell’equipaggio e nel testimone di oggi fu tale che nessuno ebbe il coraggio di parlarne successivamente per cui l’evento è rimasto sotto silenzio fino ad oggi.
fonte - fonte
E’ questo il caso di ex appartenente alla Royal Australian Navy, che nel 1992 mentre era a bordo del cacciatorpediniere Brisbane (ora in disarmo) ebbe insieme ai suoi commilitoni un vero e proprio avvistamento UFO. L’uomo (le cui generalità sono rimaste anonime per ovvi motivi), oggi 39enne, era in navigazione con la sua unità navale per una crociera di esercitazione nei mari australiani.
Improvvisamente un oggetto non identificato apparve di fronte all’imbarcazione e volteggiò nel cielo per almeno mezz’ora.
Secondo l’ex marinaio, l’UFO non era riconoscibile dal punto di vista convenzionale, non aveva i classici contrassegni degli aeromobili terrestri ed emanava una luce molto forte. Ma mentre alcuni marinai, tra cui lui, assistettero visualmente all’incredibile scena i radar dell’unità militare non registrarono alcuna anomalia, nulla. Una circostanza, questa, che rientra tra le ormai note caratteristiche che caratterizzano le osservazioni UFO.
Successivamente, l’oggetto si è spostato in direzione sud ovest rispetto alla nave per poi improvvisamente accelerare e scomparire. Lo sgomento tra i componenti dell’equipaggio e nel testimone di oggi fu tale che nessuno ebbe il coraggio di parlarne successivamente per cui l’evento è rimasto sotto silenzio fino ad oggi.
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