La luce era intensissima, fissa sul quartiere Sidoli. «E' stata una mia amica ad accorgersene. “Guarda che bella, sembra oro” mi ha detto». Rinaldo Delmonte, uscito sul balcone, ha visto «un fascio di luce dorata, molto forte e immobile proprio di fronte a casa mia, a poche centinaia di metri d'altezza». Quel raggio attraversava l'oscurità (erano le 23,30 di una decina di giorni fa). L'ex cantante e sensitivo non ha avuto dubbi: «Non poteva essere un aereo né un satellite né una stella né tantomeno un riflesso di una fonte luminosa che illuminava il cielo dal basso. Era un oggetto che brillava di luce propria». Anche lo stupore è stato relativo, per chi afferma di essere entrato più volte in contatto con gli extraterrestri. «Esseri spirituali che ho già incontrato - ricorda -. Ce sono di tante specie, più o meno progredite, ma in ogni caso sempre molto più avanzate della nostra. So che molti sorridono, sentendo queste cose, ma non è molto lontano il tempo nel quale si mostreranno apertamente a tutti. E allora gli scettici dovranno ricredersi, mentre ci si dovrà guardar bene dall'attaccarli: loro hanno l'energia per difendersi».
Quindi, Rinaldo Delmonte riprende il racconto dell'ultimo avvistamento: «Sono rientrato in casa per prendere la telecamera digitale e fare uno scatto. Poi, ho riposto la telecamera. Era come se l'astronave aspettasse solo questo. E' rimasta ferma in quel punto ancora per pochi secondi, prima di girare su se stessa, muoversi per i primi metri piano e poi schizzare a velocità incredibile verso la volta celeste».
Per il sensitivo, si tratta di un piccolo Ufo inviato da un'astronave madre che aspettava chissà dove. Un avvistamento che segue di un paio di notti quello di un altro oggetto non identificato. «Sempre verso la mezzanotte ho visto una luce, questa volta più piccola e argentea, tra le stelle. Ho scattato una foto. Ingrandendo l'immagine mi sono accorto che si trattava anche in questo caso di una specie di pentagono: la stessa forma dell'astronave dorata fotografata due notti dopo».
Lo scopo di queste «visite»? «Molto probabilmente è quello di avvertirci. Vogliono che ci si renda conto del grande scempio che stiamo facendo del pianeta. Il pianeta è in grave pericolo. Ma il nostro è un mondo malvagio e chi ci amministra non si sta rendendo conto che gli extraterrestri arriveranno presto. Loro sono esseri spirituali e avanzatissimi, che non hanno problemi con la materia: le possono passare attraverso, oltre a farsi vedere da chi vogliono».
fonte
Immagine in apertura non riferita all'articolo
Quindi, Rinaldo Delmonte riprende il racconto dell'ultimo avvistamento: «Sono rientrato in casa per prendere la telecamera digitale e fare uno scatto. Poi, ho riposto la telecamera. Era come se l'astronave aspettasse solo questo. E' rimasta ferma in quel punto ancora per pochi secondi, prima di girare su se stessa, muoversi per i primi metri piano e poi schizzare a velocità incredibile verso la volta celeste».
Per il sensitivo, si tratta di un piccolo Ufo inviato da un'astronave madre che aspettava chissà dove. Un avvistamento che segue di un paio di notti quello di un altro oggetto non identificato. «Sempre verso la mezzanotte ho visto una luce, questa volta più piccola e argentea, tra le stelle. Ho scattato una foto. Ingrandendo l'immagine mi sono accorto che si trattava anche in questo caso di una specie di pentagono: la stessa forma dell'astronave dorata fotografata due notti dopo».
Lo scopo di queste «visite»? «Molto probabilmente è quello di avvertirci. Vogliono che ci si renda conto del grande scempio che stiamo facendo del pianeta. Il pianeta è in grave pericolo. Ma il nostro è un mondo malvagio e chi ci amministra non si sta rendendo conto che gli extraterrestri arriveranno presto. Loro sono esseri spirituali e avanzatissimi, che non hanno problemi con la materia: le possono passare attraverso, oltre a farsi vedere da chi vogliono».
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