Gli scienziati lo stanno studiando ormai da diversi anni, tuttavia le sorprese non mancano. Si tratta dei misteri celati dal lago Vostok, un bacino sotterraneo del continente antartico scoperto negli anni Settanta, vecchio di almeno 20 milioni di anni ed esteso più o meno come il lago canadese Ontario: 250 km di lunghezza per circa 50 di larghezza, profondo oltre mille metri e ricoperto da strati di ghiaccio fra i quali i più recenti risalirebbero ad almeno 12mila anni fa, ovvero più di 3.000 metri di spessore glaciale, dove dopo oltre trent'anni di lavoro, le trivelle russe hanno finalmente terminato l'impiego.
Ed è solo uno dei 70 laghi sotterranei presenti nel bacino antartico.
Un territorio già di per se caratterizzato da un alone di mistero, al quale si aggiungono altrettanto misteriosi accadimenti nel corso degli ultimi anni, come la sparizione - senza lasciare traccia - della squadra di ricercatori che attualmente era assegnata allo studio del territorio in questione, riapparsa d'improvviso, dopo oltre una settimana di assoluto silenzio.
Con il termine dei lavori di perforazione ed il raggiungimento della superficie del lago sotterraneo, iniziano ora gli studi scientifici. Gli esperti dicono che il lago potrebbe celare un tesoro biologico la cui scoperta equivarrebbe al raggiungimento della Luna. Certamente - dicono gli scienziati - l'acqua del Vostok può essere considerata di una purezza senza pari al mondo, totalmente incontaminata rispetto all'ambiente terrestre, con le caratteristiche di un ecosistema e forme di vita risalenti ad almeno 20 milioni di anni indietro nel tempo. Si pensi che in alcune zone del lago, la temperatura dell'acqua misura circa 30°. Come si spiega? Secondo gli scienziati, il lago è situato in una zona dove la crosta terrestre è più sottile, da qui l'acqua temperata. Di fatto, le acque del Vostok potrebbero celare forme di vita aliene rispetto all'ambiente odierno. In sostanza: un mondo sconosciuto, una sorta di "endopianeta" in cui il ciclo dell'acqua potrebbe essere completo, e con forme di vita complesse. Sicuramente con forme di vita batteriche.
Con tutto ciò, i ricercatori hanno espresso anche l'ipotesi che questo sistema, fermo a 20 milioni di anni fa, potrebbe non essere compatibile con il mondo di oggi. Un qualche elemento proveniente dall'esterno potrebbe anche pregiudicare l'equilibrio esistente e sterminare letteralmente le forme di vita contenute.
Per questo, le operazioni di analisi delle acque del Vostok dovranno essere effettuate con la massima cautela. A tale proposito è già stato messo a punto un sistema per cui l'acqua da analizzare verrà prelevata tramite un foro attraverso cui la pressione spingerà il liquido verso l'alto.
Ed è solo uno dei 70 laghi sotterranei presenti nel bacino antartico.
Un territorio già di per se caratterizzato da un alone di mistero, al quale si aggiungono altrettanto misteriosi accadimenti nel corso degli ultimi anni, come la sparizione - senza lasciare traccia - della squadra di ricercatori che attualmente era assegnata allo studio del territorio in questione, riapparsa d'improvviso, dopo oltre una settimana di assoluto silenzio.
Con il termine dei lavori di perforazione ed il raggiungimento della superficie del lago sotterraneo, iniziano ora gli studi scientifici. Gli esperti dicono che il lago potrebbe celare un tesoro biologico la cui scoperta equivarrebbe al raggiungimento della Luna. Certamente - dicono gli scienziati - l'acqua del Vostok può essere considerata di una purezza senza pari al mondo, totalmente incontaminata rispetto all'ambiente terrestre, con le caratteristiche di un ecosistema e forme di vita risalenti ad almeno 20 milioni di anni indietro nel tempo. Si pensi che in alcune zone del lago, la temperatura dell'acqua misura circa 30°. Come si spiega? Secondo gli scienziati, il lago è situato in una zona dove la crosta terrestre è più sottile, da qui l'acqua temperata. Di fatto, le acque del Vostok potrebbero celare forme di vita aliene rispetto all'ambiente odierno. In sostanza: un mondo sconosciuto, una sorta di "endopianeta" in cui il ciclo dell'acqua potrebbe essere completo, e con forme di vita complesse. Sicuramente con forme di vita batteriche.
Con tutto ciò, i ricercatori hanno espresso anche l'ipotesi che questo sistema, fermo a 20 milioni di anni fa, potrebbe non essere compatibile con il mondo di oggi. Un qualche elemento proveniente dall'esterno potrebbe anche pregiudicare l'equilibrio esistente e sterminare letteralmente le forme di vita contenute.
Per questo, le operazioni di analisi delle acque del Vostok dovranno essere effettuate con la massima cautela. A tale proposito è già stato messo a punto un sistema per cui l'acqua da analizzare verrà prelevata tramite un foro attraverso cui la pressione spingerà il liquido verso l'alto.
Uno studio particolare verrà poi dedicato alla singolarissima attività magnetica. Nella zona sud-occidentale del lago, i ricercatori hanno individuato la presenza di una fortissima anomalia magnetica, al momentio inspiegabile, estesa per una superficie di 105km per 75. Alcuni rilevamenti hanno evidenziato la presenza di un elemento metallico di grandi dimensioni, di forma circolare o forse cilindrica alla base del lago.
Gli appassionati di ufologia si dicono convinti che questa presenza potrebbe rivelare un gigantesco disco volante rimasto intrappolato nei ghacci. E' comunque un fatto che tale elemento sia di natura solida, dal profilo regolare, e che sul luogo sono già intervenuti gli addetti della sicurezza nazionale americana (NSA) che ha secretato l'intera zona e vietato l'accesso a chiunque non sia espressamente autorizzato.
fonte
4 commenti:
Marco, Cazzago S/M, BS:
senza offesa, di per se questa notizia sull’anomalia del lago di Volstok, ma anche e più in generale
sulle probabili e verosimilmente antiche forme di vita cellulari e sulla strottura/e metallica/che presente/i nel bacino idrico sommerso dai ghiacci sovrastanti non dice niente di nuovo, in quanto queste informazioni sono già apparse più volte nei mesi/anni scorsi su varie testate on-line e cartacee di mistero/ufologia; più che altro volevo fare una precisazione, non credo che sia l’NSA ad aver blindato/delimitato la zona (in quanto organo di spionaggio interno agli USA) dove sarebbe stato trovato questo oggetto di enormi dimensioni metalliche (infatti si parla anche di una antichissima città, probabilmente prediluviana), ma la CIA, organo sempre di spionaggio, ma che lavora all’estero, ossia fuori dal paese.
Infatti NSA sta per National Security Agency, ossia Agenzia per la Sicurezza Nazionale, ovvero un agenzia di spionaggio per indagini e spionaggio da effettuare solo all’interno del territorio USA, mentre per indagini all’estero, cioè all’esterno del territorio USA, esiste la CIA, che sta per Central Intelligence Agency, ossia Agenzia Centrale d’Inteligenza, ovvero un agenzia per indagini e spionaggio che devono avvenire solo all’esterno dell’area nazionale degli Stati Uniti d’America;
anche se è pur vero che tutto quanto appena detto, corrisponde all’ufficialità delle due agenzie; io credo, che in segreto possano fare ciò che vogliono, ma questa comunque è un altra storia…
Tutto qui, e scusami Annalisa se sono stato troppo prolisso.
P.S. Complimenti per il sito e le continue info in generale che ci procuri, un bacione e GRAZIE :-).
Okay, sarà anche una notizia già sentita però sul mio blog mancava e poi metti anche che non tutte le persone ne erano a conoscenza come te.. quindi valeva la pena pubblicare questa notizia. Un saluto.
Team di lavoro.studio e trivellazione russi, e procedure di isolamento e sicurezza effettuate da un'agenzia di sicurezza statunitense.C'è qualcosa che non torna, non credete?
Se ci sono voluti trent'anni per trivellare tremila metri di ghiaccio,quanto ci vorrà per sapere cosa realmente c'è in fondo al lago, altri trenta almeno.Inoltre la paura della reciproca contaminazione degli ambienti non è certo passata per la mente degli studiosi russi,visto che hanno riempito i fori di trivellazione con il kerosene per evitare che si ricongelassero.Se esistono sul fondo del lago organismi viventi c'è da sperare che siano resistenti agli idrocarburi. Geronimo
Posta un commento