Quindici anni di silenzio, poi l’incredibile verità raccontata ad un folto pubblico durante una serata di beneficienza (che ha fruttato oltre 2500 sterline) in un teatro di Todmorden, piccola cittadina della contea inglese dello Yorkshire. Alan Godfrey, 67enne ex poliziotto, è uno dei più famosi testimoni UFO della Gran Bretagna: è apparso in diversi documentari televisivi, libri, giornali nazionali e conferenze a tema dove è stato invitato come testimone attendibile.
Questa, più o meno la sua storia: il 28 novembre 1980, Alan era di pattuglia in strada e stava perlustrando una zona rurale di Todmorden per effettuare un’indagine riguardante la sparizione di alcuni capi di bestiame. Era alla guida della sua vettura di servizio quando, improvvisamente, si accorse della presenza nel cielo di un oggetto a forma di diamante, silenzioso e roteante, alto all’incirca 6 metri e largo 12, che si librava sulla strada. L’uomo tentò di avvertire la centrale ma poiché la radio, inaspettatamente, non funzionava prese un taccuino e disegnò uno schizzo dell’oggetto che stava osservando.
Nel frattempo l’UFO scomparve e l’uomo con il passare dei minuti si rese conto di aver percorso un piccolo tratto di strada del quale non si ricordava affatto. Testimoni oculari, tra i quali alcuni colleghi di Alan, affermarono di aver visto quella sera strane luci nel cielo in diverse zone limitrofe a quella dove lui si trovava.
ALAN GODFREY |
Ragionando su ciò che era effettivamente accaduto Godfrey individuò una strana bruciatura su uno degli stivali che indossava e si accorse, guardando l’ora sul suo orologio, di non aver alcun ricordo dei 30 minuti che apparentemente erano trascorsi dal momento dell’avvistamento. Cosa era accaduto in quel frangente? Dove era stato in quel lasso di tempo? L’uomo, impaurito, decise di approfondire la cosa sottoponendosi ad seduta di regressione ipnotica, durante la quale ebbe le risposte che cercava: un fascio di luce, proiettato dall’oggetto dinanzi a lui, lo aveva praticamente accecato fino a fargli perdere i sensi. Al suo risveglio egli si trovò in una stanza sconosciuta al cospetto di piccole creature umanoidi che apparentemente lo stavano esaminando. L’esperienza fu così traumatica venne costretto al pensionamento anticipato: i suoi superiori, dapprima lo trasferirono, poi lo obbligarono a sottoporsi a trattamenti ospedalieri di salute mentale invitandolo, infine, a lasciare anzitempo il servizio attivo.
In apertura una foto dell’uomo mentre racconta al pubblico la sua esperienza.
fonte inglese fonte
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