Una donna italiana può vedere l’invisibile. A causa di una mutazione genetica gli occhi di Concetta Antico, insegnante d’arte, sono in grado di percepire colori che noi normalmente non riusciamo a distinguere.
L’insolita e molto rara disfunzione è nota come tetracromia, ovvero la capacità di vedere la luce da quattro fonti distinte, e quindi di rilevare lunghezze d’onda oltre l’ordinario.
Quando la donna portava i suoi alunni al parco per le lezioni d’arte – racconta la Bbc – li interrogava spesso sulle tante ombre che vedeva lampeggiare davanti ai suoi occhi. “Scorgete la luce sull’acqua?”, “Riuscite a vedere quel rosa luccicante su quella roccia?”, “Percepite il rosso sul bordo di quella foglia lì?”. Gli studenti, a quanto sembra, avrebbero sempre risposto affermativamente.
Ma molti anni dopo Concetta si rese conto che erano semplicemente troppo educati per dire la verità, ovvero che i colori che lei vedeva erano invisibili a loro. Ora la donna è a conoscenza della sua condizione, la tetracromia, la mutazione in un gene che influenza lo sviluppo della retina. “I sassolini mi saltano agli occhi arancioni, gialli, verdi, blu e rosa – ha spiegato Concetta - Sono un po’ scioccata quando mi rendo conto di quello che gli altri non vedono”.
Non sempre dunque le alterazioni genetiche vengono per nuocere, a quanto sembra. Il caso specifico inoltre, come ha fatto notate Kimberly Jameson, ricercatrice presso l’Università della California, è particolarmente rilevante, perché la donna è un’artista, e quindi la possibilità che lei veda l’impossibile potrebbe permetterle di mostrare al mondo intero quello che gli esseri umani comuni non potranno mai apprezzare.
“L’essenziale è invisibile ai nostri occhi”, scriveva Antoine de Saint-Exupéry ne ‘Il piccolo principe”. Sarà proprio questo quello che ci perdiamo?
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