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11 novembre 2014

SCIENZIATA SOSTIENE: "I BUCHI NERI NON ESISTONO E LA TEORIA DEL BIG BANG E' SBAGLIATA

Quando un enorme stella, molte volte la massa del sole, arriva alla fine della sua vita, crolla su se stessa e forma una singolarità, creando un Buco Nero dove la gravità è così forte che nemmeno la luce stessa può sfuggirgli. Almeno, questo è quello che abbiamo creduto finora.

Una scienziata ha clamorosamente detto che è impossibile che esistano i Buchi Neri, inoltre lei ha anche la prova matematica che avalla la sua affermazione. Se fosse vero, la sua ricerca potrebbe costringere i fisici a rottamare le attuali teorie sulla nascita dell’universo.


La ricerca è stata condotta dalla professoressa Laura Mersini-Houghton presso la University of North Carolina a Chapel Hill nel Collegio delle Arti e scienziati.

THE BLACK HOLE INFORMATION PARADOX

Una delle più grandi domande senza risposta circa i Buchi Neri, è quella del cosiddetto paradosso di informazioni.
Secondo le teorie attuali sui buchi neri, nulla può sfuggire all’Orizzonte degli Eventi, nemmeno la luce stessa.
All’interno del buco nero si pensa che ci sia una singolarità dove la materia viene schiacciata in un punto infinitamente piccolo come predetto dalla teoria della gravità di Einstein.
Tuttavia, una legge fondamentale della teoria quantistica afferma che: nessuna informazione proveniente dall’universo potrà mai scomparire.
Questo crea un paradosso.
La nuova teoria della professoressa Mersini-Houghton, riesce a spiegare il motivo per il quale ciò potrebbe accadere, vale a dire, perché i buchi neri, come li conosciamo, non possono esistere.

Lei sostiene che quando una stella muore, rilascia un tipo di radiazione nota come radiazione di Hawking, prevista dal professor Stephen Hawking.

Tuttavia, in questo processo, la Mersini-Houghton crede che la stella getti anche massa, tanto da non avere più la densità per diventare un Buco Nero.

“Prima che il Buco Nero sia in grado di formarsi, la stella morente si gonfia ed esplode”, ha detto la Mersini.

La singolarità come previsto non si forma e, quindi, nemmeno l’Orizzonte degli Eventi: il confine del Buco Nero a cui nemmeno la luce può sfuggire.

“Non ho ancora superato lo shock”, ha detto la professoressa Mersini. “Abbiamo studiato questo problema per più di 50 anni e questa soluzione ci dà molto da pensare”.

Inoltre, la ricerca, potrebbe a quanto pare anche mettere in discussione la veridicità della teoria del Big Bang.


La maggior parte dei fisici pensa che l’universo abbia avuto origine in seguito ad una singolarità circa il 13,8 miliardi di anni fa, ma visto che le singolarità non possono avere luogo, anche questa teoria sarebbe messa in discussione.

Uno dei motivi che i Buchi Neri sono così strani, è che buca due teorie fondamentali dell’universo, vale a dire: la teoria della gravità di Einstein prevede la formazione dei Buchi Neri, ma una legge fondamentale della teoria quantistica afferma che nessuna informazione proveniente dall’universo potrà mai scomparire.

La nuova teoria della professoressa Mersini-Houghton, riesce a combinare matematicamente queste due teorie fondamentali, ma con effetti indesiderati per la maggior parte dei fisici che credono nell’esistenza dei Buchi Neri e del Big Bang.


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