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27 dicembre 2014

ANTICHI ASTRONAUTI - LE STATUETTE DOGU DEL GIAPPONE ANTICO

In Giappone alcune misteriose statuette in ottone e in argilla risalenti al periodo Jomon (14.000 - 400 aC) del Giappone preistorico, con un'altezza tra i 30 cm e i 12 di larghezza, sono state scoperte molti anni fa nelle nelle Prefetture di Kamegaoka, Aomori e Miyagi. E ci fanno domandare - per l'ennesima volta - se nel passato ci possano essere stati contatti tra l'uomo e alcune intelligenze extraterrestri giunte a noi con il loro particolare abbigliamento scafandrato.

Questa scoperta aveva attirato così tanta attenzione, che presto gli scienziati di tutto il mondo mostrarono un certo interesse per il loro studio, spingendo il settimanale "Mainichi Graphic" a una tiratura di diversi milioni di copie, dedicando un articolo sulla possibilità che il Giappone era stato visitato in passato dagli extraterrestri. Come in altre parti del mondo, il popolo giapponese nel suo passato aveva conservato testimonianze archeologiche di una razza di visitatori provenienti dallo spazio e che per un certo periodo avevano visitato la terra.

Le teorie controverse sono supportate da rappresentazioni come le strane statuette Dogu, che si presentano sommariamente così:

 - un casco munito di una visiera sagomata per schermare il passaggio della luce solare;
 - un filtro per la respirazione  all’altezza della bocca; 
 - un collare di collegamento tra il casco e la tuta;
 - piccole tenaglie manipolatrici montate su teste snodate, al posto delle mani;
 - valvole di raccordo per tubi disposte sul petto della tuta.

Uno dei primi ricercatori che iniziò a studiare questi manufatti fu lo scrittore sovietico Kazantsev Alexander, che aveva notato le caratteristiche insolite di queste figure e che, nel libro di Erich Von Daniken "Return to the Stars", aveva dichiarato: "Queste antiche statue di bronzo giapponesi, sembrano indossare tute spaziali sulle quali vi sono degli strumenti e delle bande che si aggrappano al corpo, incrociandosi sul petto per entrare tra le cosce. Intorno al corpo e sulle ginocchia vi erano delle aperture come borse. Lo scafo era vincolato al cranio mediante delle fasce mentre le mani sembravano calzare dei guanti. "


Ma per quanto riguarda la storia del Giappone antico e sulle figure Dogu, cosa si era studiato sulla loro origine?

Si narra che l'arcipelago giapponese era precedentemente occupato da uomini bianchi chiamati Yamato, i cui discendenti di pelle bianca (la Ainous) vivono tutt'ora in Hokkaido. Per il ricercatore e storico Yasuke Matsumara, la somiglianza delle figure Dogu con le pitture rupestri rinvenute nelle grotte di Fukuoka è sorprendente, come la figura che chiamano il grande dio Marte nelle pitture rupestri del deserto Tassili. Inoltre, hanno anche una notevole somiglianza con alcune figure Azteche conservate nel Museo di Antropologia di Città del Messico. Alcuni membri della "Associazione della Fratellanza Cosmica" in Giappone, fondata alcuni anni fa, avevano esposto che secondo un'antica tradizione del Giappone, i Figli del Sole vivevano in un continente che venne sommerso. Alcuni dei sopravvissuti si rifugiarono sulle cime delle montagne dell' arcipelago giapponese. 


Per gli esperti, il continente perduto dove i Figli del Sole avevano vissuto, altro non e' che quello della mitica Lemuria, meglio conosciuto come il continente di Mu, dal nome del colonnello James Churchward, che avrebbe scoperto l'area originale della comparsa della prima civilta'. Questo enigmatico continente dovrebbe trovarsi nel Pacifico ed esisteva ancora prima di Atlantide (alcuni ricercatori ritengono che questi due continenti erano contemporanei e che il suo crollo era dovuto ad un grande conflitto avvenuto tra di loro). Atlantide è stata una civiltà che aveva conoscenze di tecnologie avanzate di origine extraterrestre, che quando venne sommersa, i sopravvissuti diffusero un po 'di quella conoscenza in varie parti del mondo, come il Messico.


A cura di Noiegliextraterrestri
(Citare la fonte a questo blog se si riproduce l'articolo)

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