Jean-Charles Duboc è stato un pilota di linea dell'Air France e più in particolare, il capitano di un Boeing 747. Davanti agli occhi della macchina fotografica riferì di aver vissuto un'esperienza davvero straordinaria. Basandoci sulla sua testimonianza si evince che un UFO multiforme si sarebbe manifestato nei cieli di Parigi il 28 Gennaio 1994 durante uno dei suoi tanti voli tra Nizza e Londra.
Di solito a un altezza di 12.000 metri, un pilota si aspetta di vedere solo l'azzurro del cielo e le nuvole che lo costituiscono. La visibilità era relativamente buona, quel giorno, il primo ufficiale che lo affiancava riferì di aver visto un dispositivo volante che non aveva nulla a che fare con un pallone meteorologico.
Jean-Charles Duboc guardò a sua volta verso l'esterno dell'aereo, notando un oggetto non lontano dalla sua posizione, il quale non aveva assolutamente la forma di un pallone meteorologico ma piuttosto quella di un sigaro molto lungo.
Volava in modo inclinato cosa che risulterebbe impossibile per i comuni dirigibili che per giunta non avrebbero potuto raggiungere quella quota particolarmente trafficata dagli aerei di linea. Poi rapidamente, l'oggetto ha ripreso a volare assumendo una posizione regolare.
RICOSTRUZIONE DELL'OGGETTO AVVISTATO DA DUBOC E CO-PILOTA |
Appena messo piede a terra, gli uomini presentarono le loro relazioni al centro di monitoraggio dei controlli aerei di Reims per poi proseguire verso Londra.
Nonostante che anche altre persone hanno assistito allo stesso fenomeno, il caso fu ritenuto essere frutto di una erronea interpretazione. In ogni modo il pilota e due suoi colleghi che erano presenti con lui quel giorno erano convinti di essersi imbattuti con qualcosa di sconosciuto e sorprendente allo stesso tempo.
L'ipotesi "aliena" fu presa in considerazione da Jean-Charles Duboc proprio perché essendo un pilota, era consapevole che la tecnologia umana di quel periodo (1994) non era abbastanza avanzata per sviluppare questo tipo di oggetti volanti.
Duboc spiega anche che è molto difficile per un pilota esperto come lui dire al mondo che tipo di esperienza ha vissuto quel giorno, perché sicuramente lo avrebbero preso per matto .
Nonostante ciò molti uomini e donne che si aggirano nei cieli tutti i giorni continuano ad assistere regolarmente a tali fenomeni contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
Il pilota ha avuto il coraggio di parlare della sua vicenda, anche se pochi colleghi lo avrebbero fatto per timore che la loro carriera venisse compromessa.
JEAN CHARLES-DUBOC OGGI |
Il fenomeno UFO è tanto più riconosciuto dal trasporto aereo, che a volte un pilota può facilmente subire delle minacce da parte dei superiori al punto da sentirsi costretto a rinunciare alla carriera se qualora avesse parlato di ciò aveva visto.
Jean-Charles Duboc riferisce che pensare la gente possa accettare l'ipotesi di contatti con degli extraterrestri non è ancora possibile in questo momento perché il mondo non è assolutamente pronto a riconoscere che la vita potrebbe svilupparsi altrove. Egli ha perfettamente ragione, non c'è dubbio, visto che per il momento la questione rimane ancora un tabù.
Nota di Noiegliextraterrestri: non è vero che ad oggi è ancora un tabù e non è esatto dire che la gente non accetta la realtà dei contatti con forme di vita di altri mondi. C'è molta più apertura mentale oggi, rispetto a qualche anno fa, quando lo scetticismo e la chiusura erano imperanti. Oggi la percentuale dei "credenti" è aumentata complice l'informazione e le testimonianze che ormai sono state "sdoganate" sul web e su altri canali di informazione entrando così a far parte del quotidiano della società e del pensiero collettivo.
Condividi basta un click!
Nessun commento:
Posta un commento